Il dolore non è più un sintomo, ma una malattia

Quante volte ci soffermiamo su questa frase senza coglierne la portata giuridica?

Il dolore cronico neuropatico, soprattutto nelle sindromi post-traumatiche come le CRPS, può e deve essere riconosciuto come danno biologico autonomo, non assorbito in altre voci tabellari.

Non è solo una questione di numeri o percentuali: il dolore cronico limita le attività quotidiane, compromette l’autonomia e colpisce la persona nella sua integrità.

La legge ce lo consente. Il D.Lgs. 38/2000 invita alla personalizzazione del danno, allontanandoci da automatismi che rischiano di non risarcire il reale vissuto della vittima.

Le linee guida internazionali, dalla Guida AMA a quelle europee, lo confermano.

Sta a noi, anche come giuristi e giudici, cogliere questa evoluzione: riconoscere il dolore cronico neuropatico come lesione risarcibile in sé, restituendo dignità e tutela piena alla persona.

Una riflessione necessaria, per un diritto che voglia davvero essere giusto.

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