Al centro della giornata, il rapporto tra scienza e diritto ha assunto un ruolo fondamentale, offrendo un confronto innovativo tra medicina e ambito giuridico. “Un dialogo che finalmente avvicina due categorie cruciali”, ha spiegato Roberta Scarpellini, Presidente di Associazione Nevra, sottolineando l’importanza di affrontare il dolore neuropatico come una condizione non solo clinica ma anche con rilevanti implicazioni legali.
L’evento, accreditato ECM e rivolto a medici, psicologi, fisioterapisti e avvocati, ha esplorato il legame tra dolore cronico e disabilità, con una particolare attenzione alla valutazione del danno biologico permanente e alla qualità della vita dei pazienti. I relatori, tra cui Cesare Bonezzi, Michelangelo Buonocore, Roberto Rech, Laura Demartini, Gabriella Bottini e i medici legali Marco Massari e Davide Santovito, hanno affrontato una serie di tematiche che spaziavano dalla diagnosi neurofisiologica e clinica alla gestione terapeutica, fino alla valutazione medico-legale delle sindromi dolorose croniche.
In particolare, i medici legal hanno illustrato come il dolore rappresenti una sfida per la medicina legale, in quanto difficile da individuare e quantificare. “Il dolore cronico, rispetto a quello acuto, influisce in modo significativo sulla qualità di vita e sulle funzionalità residue”, hanno dichiarato. Inoltre evidenziato la necessità di distinguere il dolore fisico (pain) dalla sofferenza emotiva (sorrow), sottolineando l’importanza di personalizzare la valutazione di ogni caso, poiché le tabelle medico-legali, sebbene utili, non possono rappresentare pienamente l’unicità di ciascun individuo.
Durante la giornata, è stato approfondito anche il ruolo del dolore neuropatico non solo come sintomo accompagnatorio di una patologia, ma come sindrome autonoma con caratteristiche specifiche e rilevanti implicazioni cliniche e legali. Gli interventi hanno messo in luce nuove prospettive per la comprensione del legame tra danno neurologico e dolore, dimostrando come quest’ultimo influisca non solo sulle capacità funzionali del paziente ma anche sulla sua dignità e qualità di vita. Grazie all’Associazione Nevra, l’iniziativa ha offerto un’occasione unica per avvicinare il mondo medico e quello forense, contribuendo a sviluppare un approccio multidisciplinare sempre più integrato.
L’evento ha ottenuto un riscontro molto positivo da parte dei partecipanti, sia in presenza che da remoto, grazie all’approfondimento rigoroso dei temi trattati e al contributo di relatori di prestigio. “Abbiamo aperto nuove prospettive per la gestione del dolore neuropatico e il riconoscimento del danno biologico”, ha concluso Scarpellini, sottolineando il valore aggiunto di una collaborazione tra discipline diverse ma complementari. Con questo appuntamento, Associazione Nevra si conferma un punto di riferimento per la promozione di conoscenze avanzate e l’integrazione di competenze nei settori medico e giuridico.