Dolore neuropatico: un costo sociale ed economico che nessuno può più ignorare

La Legge 38/2010 doveva garantire il diritto alla terapia del dolore e alle cure palliative, ma dopo 14 anni resta solo sulla carta. Nel frattempo, milioni di persone continuano a soffrire senza accesso a cure adeguate.

Non è solo una questione di diritti, è una questione economica e sociale. Il dolore neuropatico cronico colpisce centinaia di migliaia di persone in Italia, costringendole a lasciare il lavoro, aumentando le richieste di invalidità, sovraccaricando il sistema sanitario con accessi improduttivi e trattamenti inefficaci. Una malattia ignorata diventa un costo esorbitante per lo Stato e un freno per il sistema economico.

Quanti posti di lavoro persi? Quanti costi sociali scaricati sulla collettività? Quante persone costrette a vivere con il minimo vitale perché impossibilitate a lavorare?

Se la politica continua a ignorare il dolore neuropatico, il conto lo pagano tutti.

Nevra chiede alle istituzioni di affrontare il problema con azioni concrete:

  • Codificare il dolore neuropatico cronico nei sistemi sanitari per renderlo finalmente riconoscibile e curabile
  • Inserirlo nei LEA, per garantire trattamenti accessibili senza discriminazioni regionali
  • Formare medici e strutture sanitarie per evitare diagnosi tardive e cure inefficaci
  • Creare centri di riferimento per una presa in carico efficace dei pazienti

Non è beneficenza, è un atto di responsabilità politica. Continuare a ignorare il problema significa alimentare una spesa pubblica insostenibile e condannare migliaia di persone a una vita di sofferenza e precarietà.

Nevra non si ferma davanti ai proclami. Se la politica è sorda, sarà l’opinione pubblica a farsi sentire.

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