Attualmente, nel risarcimento del danno biologico, il dolore cronico viene considerato solo come un fattore di personalizzazione dell’indennizzo, cioè un aggravante della lesione accertata. Il sistema tabellare si basa su una valutazione medico-legale che misura il danno biologico in termini di invalidità permanente o temporanea, ma non riconosce al dolore cronico una sua autonomia giuridica.
In questo scenario, se il dolore cronico risulta sproporzionato rispetto al danno biologico stimato, si procede con una personalizzazione del risarcimento, spesso lasciata alla discrezionalità del giudice. Tuttavia, ciò non garantisce un riconoscimento pieno e sistematico della sofferenza reale del paziente.
Nevra vuole cambiare questa prospettiva.
L’obiettivo è superare la semplice indicizzazione e ottenere un riconoscimento autonomo del dolore cronico neuropatico nelle tabelle del danno biologico. Non più solo un’aggravante, ma una voce di danno a sé stante, con parametri oggettivi e criteri risarcitori chiari.
👉 Il dolore cronico non è solo una conseguenza, ma una condizione invalidante che merita di essere valutata e risarcita in modo equo. È tempo di una riforma normativa e giurisprudenziale che ne riconosca il reale impatto sulla vita del paziente.
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