Per anni il dolore neuropatico è rimasto invisibile: una condizione cronica, invalidante, spesso liquidata come “disturbo secondario”, mentre milioni di persone ne subivano in silenzio il peso fisico, psicologico ed economico.
Oggi, però, qualcosa si sta muovendo.
Nel mondo clinico, nella ricerca e persino nella comunicazione sanitaria, si sta affermando una nuova consapevolezza: il dolore neuropatico non è solo un sintomo da gestire, ma una condizione da riconoscere, studiare e raccontare.
Si parla di cambio di paradigma — non solo nella presa in carico terapeutica, ma anche nella narrazione pubblica del dolore.
Un tema che intreccia sanità, diritti, economia e linguaggio: in altre parole, una di quelle storie che fanno notizia perché rivelano un cambiamento culturale in atto.
Nevra, associazione impegnata su questo fronte, invita a non restare indietro: informare oggi sul dolore neuropatico significa anticipare un dibattito che nei prossimi mesi diventerà centrale nella salute pubblica e nella comunicazione sanitaria.