Legge 38-2010 e diritto a non soffrire: il punto dopo 14 anni 

La legge, tra le prime in Europa, che tutela all’art. 1 il diritto del cittadino ad accedere alle cure palliative e alla terapia del dolore

Con la legge 38/2010, l’Italia ha adottato un quadro organico di principi e disposizioni normative atto ad assicurare un’assistenza qualificata e adeguata in ambito palliativo e di terapia del dolore per i malati e le loro famiglie.

Questa legge si concentra sulla terapia del dolore in tutti gli ambiti assistenziali e per qualunque patologia cronica per la quale non esista terapia o la stessa sia comunque non adeguata alla stabilizzazione delle condizioni del paziente.

La legge 38/2010 ha portato a:

– ridefinizione dei modelli assistenziali
– creazione di specifiche reti assistenziali
– attenzione alla specificità pediatrica
– semplificazione delle procedure di accesso ai medicinali usati nella terapia del dolore.

Sono passati 14 anni, cos’è cambiato?

Da un’indagine conoscitiva sulla legge 38/2010 presentata in Parlamento dalla Fondazione Gigi Ghirotti e dalla Fondazione Isal, emerge quanto segue.

– Due italiani su tre ignorano l’esistenza di tale legge e i medici di base si limitano spesso alla prescrizione di farmaci, ma difficilmente suggeriscono di rivolgersi ai centri di terapia antalgica.
– Esiste una disomogeneità territoriale nell’attuazione della norma con aree territoriali dove la sua applicazione ha fatto buoni passi in avanti e altre dove invece c’è ancora molto da fare.

Ciò premesso, in Italia, ci sono eccellenti centri del dolore dove chi ne è affetto potrebbe trovare sollievo, ma spesso vi arriva con notevole ritardo rispetto all’insorgenza della patologia dolorosa.

Cosa occorre allora?

Maggiore informazione
Alleanza tra medici di medicina generale, primi interlocutori del malato, e specialisti ospedalieri
Tempestività negli interventi per aumentare l’efficacia e il successo delle terapie.

L’Associazione Nevra, impegnata ad assistere, informare e rappresentare i malati di dolore neuropatico cronico post traumatico, desidera che sia restituita dignità alle persone che convivono ogni giorno con una condizione altamente debilitante.
Per questo, si batte a riportare il dibattito sul dolore neuropatico all’attenzione di medici, istituzioni nazionali e locali e opinione pubblica e perché questo stesso dolore sia riconosciuto quale malattia a sé stante e inserito nei Livelli Essenziali d’Assistenza (LEA).

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L’Associazione Nevra ha organizzato un evento di alto profilo il 30 novembre 2024 presso l’Aula Bogoncelli degli Istituti Clinici Scientifici Maugeri di Pavia, dedicato al dolore neuropatico cronico e al suo impatto clinico, medico-legale e sociale.
L’Associazione Nevra è lieta di presentare una giornata formativa dedicata alla certificazione del dolore neuropatico da lesione del sistema somatosensoriale.