Quando il dolore parla, la medicina deve saper ascoltare. Anche la legge.

La maggior parte delle persone si rivolge a un medico per un solo motivo: soffre. È il dolore a spingerle a cercare risposte, soluzioni, cure. Il dolore è il campanello d’allarme che segnala un problema e, a volte, è la sola traccia tangibile di una malattia ancora sconosciuta.

Ma cosa succede quando quel dolore persiste, nonostante le cure? Quando la causa non è chiara, o addirittura assente, e la sofferenza continua a condizionare la vita quotidiana?

La medicina clinica prova a lenirlo.

La medicina legale è chiamata a valutarlo.

E il diritto dovrebbe riconoscerlo.

Eppure, il dolore fisico, per quanto reale e invalidante, fatica a trovare spazio nelle attuali griglie medico-legali: non sempre viene considerato come danno autonomo, né come aggravante delle menomazioni organiche. Un vuoto che rischia di negare dignità a milioni di persone.

Se vogliamo davvero tutelare la salute nella sua interezza, dobbiamo ripensare i criteri di valutazione del danno. E dare voce a quella branca troppo spesso trascurata: la medicina legale clinica. Perché solo chi ascolta il paziente può raccontarne la verità.

Per restare aggiornato sulle nostre prossime iniziative, segui Nevra sui social.

Indice contenuti

Sei una vittima o un familiare di una vittima della strada che soffre di dolore neuropatico?

Contatta la nostra associazione

Convegno Nevra Il dolore invisibile presso Società Umanitaria Milano

Resta in contatto con Nevra

Iscriviti alla newsletter di Nevra.
Questo è il primo passo che puoi fare per restare aggiornato sulle attività dell’associazione e aiutarci a diffondere la conoscenza e la consapevolezza sul dolore neuropatico e sull’importanza di ottenerne anche il riconoscimento medico-legale.