Specificità del dolore neuropatico cronico

Riflessione su valutazione del dolore neuropatico cronico d’origine traumatica

Il dolore neuropatico cronico d’origine traumatica ha peculiarità che lo distinguono da altre forme di dolore cronico. È una condizione di sofferenza persistente causata da lesioni o danni al sistema nervoso, spesso dovuti a traumi fisici. Ha base organica e può inficiare la qualità di vita.

La certezza della riferibilità del dolore neuropatico a una lesione organica giustifica la necessità di una valutazione separata e aggiuntiva rispetto ad altre componenti di danno biologico. La lesione organica documentata fornisce un fondamento oggettivo per il riconoscimento del dolore neuropatico come componente specifica di danno non patrimoniale.

Quale valutazione risarcitoria del dolore neuropatico cronico?

Alla luce delle sentenze di San Martino e dell’importanza di evitare duplicazioni risarcitorie, il dolore neuropatico cronico dovrebbe considerarsi una componente aggiuntiva nelle voci di danno biologico già tabellate. La sua specificità richiede attenzione.

1. Accertamento medico-legale: serve a confermare la presenza di dolore neuropatico cronico d’origine traumatica. Dovrebbe includere esami neurologici, test diagnostici e valutazioni specialistiche.

 2. Quantificazione danno: con i  criteri tabellari esistenti, si quantifica il danno biologico, ma il dolore neuropatico cronico richiede valutazioni aggiuntive. Le tabelle dovrebbero essere integrate con coefficienti o indici che riflettano gravità e persistenza del dolore neuropatico.

3. Danno morale ed esistenziale: il dolore neuropatico cronico causa sofferenza morale e può compromettere la quotidianità, aspetti da considerarsi nella valutazione complessiva del danno non patrimoniale riconoscendo l’impatto psico-emotivo e la riduzione della qualità di vita.

4. Criteri di personalizzazione: ogni caso di dolore neuropatico cronico richiede una personalizzazione del risarcimento considerando durata e intensità del dolore, risposta a terapie e impatto su capacità lavorativa e sociale.

Una riflessione sull’integrazione nel quadro normativo e giurisprudenziale è d’obbligo.

Le sentenze di San Martino promuovono l’unità del danno non patrimoniale, ma riconoscono la necessità di una valutazione delle singole componenti del danno. Il dolore neuropatico cronico d’origine traumatica deve essere inserito in tale quadro normativo come componente specifica e distinta con criteri di valutazione adeguati e integrati.

La sua valutazione risarcitoria richiede un approccio integrato e personalizzato, che riconosca la specificità della condizione e la sua base organica documentata. È essenziale considerare il dolore neuropatico cronico come componente aggiuntiva del danno biologico, valutandolo con criteri rigorosi e personalizzati per garantire risarcimenti equi e completi, rispettando la complessità del pregiudizio subito dalla vittima.

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L’Associazione Nevra ha organizzato un evento di alto profilo il 30 novembre 2024 presso l’Aula Bogoncelli degli Istituti Clinici Scientifici Maugeri di Pavia, dedicato al dolore neuropatico cronico e al suo impatto clinico, medico-legale e sociale.
L’Associazione Nevra è lieta di presentare una giornata formativa dedicata alla certificazione del dolore neuropatico da lesione del sistema somatosensoriale.