Negli ultimi mesi abbiamo percepito un cambiamento significativo nell’attenzione verso il dolore neuropatico all’interno della comunità medico-legale.
Sta emergendo una crescente consapevolezza dell’impatto funzionale della disfunzione del sistema somatosensoriale, un aspetto che troppo a lungo è stato sottovalutato.
Anche grazie ai contributi clinici discussi nel nostro evento del 21 novembre – e alla qualità del lavoro scientifico che li accompagna – si sta aprendo uno spazio nuovo di dialogo e interesse verso percorsi condivisi, rigorosi e basati sull’evidenza.
Un segnale incoraggiante, che indica come la multidisciplinarità possa favorire la costruzione di criteri più chiari e moderni per la comprensione di questa condizione.
Per noi rappresenta una motivazione ulteriore a proseguire nella direzione di ricerca, confronto e collaborazione, con l’obiettivo di contribuire a una migliore tutela delle persone coinvolte e a una più corretta interpretazione del dolore neuropatico nei diversi ambiti clinici e valutativi.
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