Dolore neuropatico cronico: una rete che funziona

Il DM 77/2022 ha segnato un passaggio importante per la sanità territoriale italiana. Ma cosa significa davvero, per chi convive con una condizione complessa come il dolore neuropatico cronico?

Significa poter contare su una rete capace di accogliere, orientare e prendersi cura. Una rete dove ogni nodo – dal centro più periferico fino alle strutture di alta specializzazione – è parte di un unico sistema, con ruoli chiari e obiettivi condivisi.

È tempo di costruire davvero questa rete. E lo possiamo fare a partire da tre elementi fondamentali: organizzazione, dati, governance. Oggi la Legge 38/2010 ci offre già un quadro normativo chiaro: prevede la creazione di reti cliniche per la terapia del dolore, strutturate secondo il modello HUB & Spoke.

I centri  Spoke  gestiscono la quotidianità, i trattamenti di routine, il primo ascolto. Gli HUB affrontano la complessità, coordinano, formano, guidano. Insieme, garantiscono che nessun paziente resti senza risposta.

Ma perché questa rete funzioni davvero, serve molto più di un disegno sulla carta: serve un percorso assistenziale strutturato, condiviso da tutti i professionisti coinvolti. Un percorso che accompagni il paziente dalla diagnosi alla cura, integrando neurologi, fisiatri, psicologi, terapisti del dolore, e offrendo una presa in carico personalizzata e multidisciplinare.

C’è poi un elemento chiave, spesso trascurato ma decisivo: il dato

Utilizzare il  codice identificativo specifico– come il 96 – permette di censire i pazienti, monitorare il percorso di cura e valutare l’efficacia del sistema. Solo conoscendo quanti sono i pazienti, dove si trovano, come vengono trattati e con quali risultati, possiamo costruire una rete davvero efficiente e giusta.

Il codice non è un numero: è uno strumento di equità, perché consente di indirizzare ogni persona verso il livello di assistenza più adeguato, evitando dispersioni e ritardi.

L’integrazione tra ospedale e territorio, tra specialisti e medici di base, è il cuore del modello. Gli Spoke intercettano, gli Hub coordinano. Le informazioni viaggiano, le responsabilità si condividono. Il paziente non si perde nei passaggi: viene seguito, riconosciuto, accompagnato.

La riorganizzazione prevista dal DM 77/2022 può diventare così l’occasione per rendere reale lo spirito della Legge 38: garantire accesso, continuità e dignità a chi convive con il dolore.

Nevra crede in questo modello integrato: una rete fatta di persone, competenze e dati che lavorano insieme.

Perché il dolore neuropatico cronico non può essere gestito da soli. Serve una rete che funzioni.

Nevra promuove un modello integrato e multidisciplinare per la gestione del dolore neuropatico cronico, in cui dati, percorsi e competenze lavorano insieme per costruire una rete reale, equa e accessibile.

🎯 È il momento di trasformare la visione in pratica.

Contatta Nevra e condividi la tua esperienza, il tuo punto di vista o le buone pratiche che conosci: insieme possiamo dare forza a una rete che mette davvero il paziente al centro

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